L’incontro vuole avere lo scopo di trarre le fila di ciò che abbiamo vissuto durante i primi mesi dell’anno e che ancora oggi ci preoccupa e ci tiene in allarme.

La presenza del Covid-19 nel nostro paese e nel mondo, ci ha costretto a ridisegnare le nostre abitudini, a riscrivere la nostra quotidianità, dai rapporti interpersonali alle modalità di lavoro.

Quale può essere il ruolo della fotografia in questo momento della nostra vita?

Come può venirci in aiuto la macchina fotografica?

Là dove le parole sono difficili, là dove le emozioni sembrano indicibili,la fotografia può diventare un linguaggio visivo necessario, a portata di mano.  

La fotografia racconta attraverso uno scatto, ciò che sta succedendo all’esterno di noi, nel nostro quotidiano, rimandando però ai nostri vissuti interni, più profondi.

Con l’aiuto della Psicologa e Fototerapeuta Antonella Di Dedda e con il supporto del gruppo, andremo ad esplorare i vissuti che ci hanno accompagnato durante questo periodo. Cercheremo, negli scatti che ogni partecipante porterà, negli esercizi di fototerapia e nel confronto, le risorse interne e quella luce che hanno permesso non solo di abituarci a stare nel buio del periodo che abbiamo vissuto, ma anche di uscirne ritrovandoci più forti.

Materiale da portare: ogni partecipante dovrà portare un’immagine stampata (formato e carta a scelta)  prodotta con la macchina digitale, analogica o cellulare, che rappresenti il periodo di quarantena vissuto. Puo’ essere uno scatto fatto durante il periodo di lockdown o riprodotto successivamente.

 Docente: Antonella Di Dedda, Psicologa, con esperienza in ambito evolutivo,  si è specializzata nelle tecniche di Fototerapia presso l'Istituto di Fototerapia Psicocorporea di Bologna.

Attualmente in formazione come Arteterapeuta presso Istituto di Arteterapia Artea, a Milano. 

Ha una passione per il Collage e per la Scrittura, oltre che per la Fotografia.